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SIRIA VERSO IL CAOS PROGRAMMATO . 

OLTRE 100.000 I TERRORISTI PROVENIENTI 

DA 83 NAZIONI .

A. Boassa

L'Arabia saudita ritiene che per favorire l'equilibrio in Siria sia indispensabile un potenziamento dell'arsenale militare in dotazione ai ribelli . 


Non credo che la monarchia saudita conti su una vittoria militare e così le petromonarchie del golfo. 

Una volta che Obama ha ceduto alle lusinghe russe ,rinunciando a quell'aggressione mirata che avrebbe spianato l'avanzata dei "ribelli" , la soluzione di riserva non può essere che il caos. 

Infatti anche qualora il Siil (stato islamico dell'Iraq e del Levante) perdesse le sue posizioni in alcune aree del nordovest e sopratutto la città strategica di Azaz e così anche la variegata galassia di gruppi terroristi non riuscisse nell'impresa di costituire uno stato islamico basato sulla sharia come suprema fonte del diritto , rimarrebbe sul campo un notevole numero di combattenti più che sufficiente per seminare terrore nella Siria dopo Ginevra 2 . 

Secondo l'istituto di analisi della difesa inglese dei 100.000 terroristi presenti attualmente in Siria oltre la metà è formata da mercenari provenienti da 83 nazioni .

L'Arabia saudita , rivolgendosi agli"Amici della Siria", si riferisce ufficialmente all'Esl (Esercito siriano libero) che non ha la stessa forza combattente dei gruppi jihadisti , che è lacerato da divisioni interne e che tra l'altro è sconfessato dagli stessi gruppi terroristi che non si riconoscono nella Coalizione Nazionale sponsorizzata da Occidente e Petromonarchie .


Ma è evidente che il suo proposito è di creare in Siria un Iraq 2 , uno scenario terrificante di terrore e di caos ( in Iraq dall'inizio dell'anno centinaia di attentati e migliaia di morti ) . Il caos per dissolvere lo stato e per favorire con la disgregazione sociale il controllo assoluto delle risorse locali .


Ma solo le petromonarchie sono interessate al caos ? 

Il caos non è forse gradito in particolare anche agli USA e ad Israele ? 

E' questione che affronteremo un'altra volta . 

Mi sia permesso ora di ricordare l'ipocrita dichiarazione del personaggio Kerry , secondo la quale bisogna trovare per la Siria una soluzione politica altrimenti è il caos. 

Detto da chi ha lavorato intensamente per creare caos e che aspira ad una regione mediorientale votata al caos è l'esemplificazione dello spessore culturale morale politico di un ceto affaristico militare che vuole costruire il suo "ordine mondiale".
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