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Dae Ungormìte
http://lottantanove.wordpress.com


E’ la storia del bambino, implorante, che tenta di convincere la propria madre a non andare a scuola. E tutte, le prova: finchè non gli balena, fulgida, l’imperitura idea della febbre improvvisa. E il bambino ottiene il termometro, pronto a dispensargli quanto più calore può: attrito, fiato, caloriferi.
Il bambino si guadagna la sua assenza, dal gretto della sua millantata malattia.
Se la guadagna e se la gode, supino, prendendosi gioco fra sé dei compagni, idioti!, in classe.
La paura-pandemia è il fantasma più spaventevole, in questo disgraziato, esaltato, sconosciuto nuovo millennio: terrorismo batteriologico, rigurgiti tubercolotici, polli bubbonici, pesti bovine, epifanie di antraci. La cosiddetta febbre suina in Messico è, pare, parrebbe, a 150 morti, paventa ingressi e mietiture americane, minaccia turisti europei rincasati dallo Yucatan. E l’esborso, brutto a dirsi quando si parla di cadaveri, è ingente: le perdite spaventose, le falle da sanare a banconote troppe. E così a Mexico City si parla di di 450 milioni di dollari per fare fronte all’emergenza.
Io non credo mai a nulla, e ho smesso di praticare lo sport nazionale che qui chiamiamo caso.
E dunque: la Sanofi-Aventis fa sapere di aver intrapreso manovre economiche in Messico, per sua propria bocca, all’alba del 9 marzo. Sanofi-aventis investe in Messico

100 milioni di euro in un nuovo impianto

per la produzione di vaccini contro l’influenza stagionale e pandemica

- L’accordo firmato a Mexico City durante la visita di Stato del Presidente francese Nicolas Sarkozy -

Mexico City (Messico), 9 marzo 2009 - Sanofi-aventis informa che oggi è stato raggiunto con le autorità messicane un accordo per la realizzazione in Messico di un impianto da 100 milioni di euro destinato alla produzione di vaccini antinfluenzali. L’annuncio è stato dato nel corso di una cerimonia alla presenza di Felipe Calderon, presidente del Messico, e Nicolas Sarkozy, presidente della Francia, a Mexico City per una visita di Stato. L’impianto sarà realizzato e gestito da sanofi pasteur, la divisione vaccinale del Gruppo sanofi-aventis, rappresentato alla cerimonia dal suo Direttore Generale Chris Viehbacher.

«Realizzando questo nuovo impianto, sanofi-aventis è orgogliosa di poter contribuire a consolidare l’infrastruttura sanitaria messicana ed è ansiosa di sostenere l’esemplare impegno del Messico per la salute pubblica tramite l’immunizzazione antinfluenzale e la preparazione a possibili pandemie» ha affermato Viehbacher. «Questo investimento testimonia l’approccio attento alle specificità di ogni Pese di sanofi-aventis alla salute globale. Lo stabilimento porterà benefici alla salute pubblica nel Messico e nell’intera regione latino-americana, nel contesto della preparazione a pandemie influenzali».

L’accordo è stato firmato dai rappresentanti di Birmex (Laboratorio de Biológicos y Reactivos de México) e sanofi-aventis alla presenza del Ministro della Salute messicano José Ángel Córdova Villalobos.In base ai termini dell’accordo, sanofi pasteur produrrà il vaccino antinfluenzale in collaborazione con Birmex, produttore messicano federale di vaccini. Birmex eseguirà alcune fasi della produzione e sarà responsabile della distribuzione al pubblico del vaccino antinfluenzale. Sanofi pasteur ha programmato di avviare la realizzazione del nuovo impianto per la produzione di vaccini entro poche settimane. Una volta ultimato, entro quattro anni, l’impianto avrà una capacità produttiva annua di 25 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale stagionale. Il nuovo stabilimento per la produzione di vaccini sarà realizzato a Ocoyoacac, dove sanofi-aventis ha già un impianto. La nuova struttura sarà progettata per convertirsi al vaccino pandemico qualora l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiari una pandemia influenzale umana e ne identifichi il ceppo.

Sanofi pasteur, leader mondiale in ricerca, sviluppo e produzione di vaccini antinfluenzali, lavora per lo sviluppo di vaccini antinfluenzali nuovi o perfezionati per salvare vite umane ed è attivamente coinvolta nella preparazione a eventuali pandemie. Nel corso degli ultimi cinque anni, sanofi pasteur ha effettuato consistenti investimenti per espandere significativamente la propria capacità di produrre vaccini antinfluenzali negli Stati Uniti, in Francia, Cina e ora in Messico. Sanofi pasteur, che nel 2008 ha prodotto più di 170 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, conferma la propria leadership mondiale nel mercato dei vaccini antinfluenzali.
L’influenza pandemica
L’influenza è una malattia causata da un virus altamente infettivo che si trasmette facilmente da persona a persona, soprattutto quando l’individuo infetto tossisce o starnutisce1. Una pandemia influenzale è un’epidemia globale di un virus particolarmente virulento, che non si è mai trasmesso in precedenza alla specie umana, e per il quale non esiste immunità pregressa. Per questi motivi i ceppi pandemici hanno un potenziale così elevato di causare grave morbilità e mortalità Nel tentativo di ridurre al minimo l’impatto di una pandemia, molti Paesi stanno sviluppando piani nazionali e transnazionali contro una possibile situazione di pandemia influenzale. Ulteriori informazioni su sanofi pateur e la preparazione a eventuali pandemie sono disponibili a http://pandemic.influenza.com.

Il mese seguente, quello in corso, in Messico scoppia l’epidemia che abbiamo imparato a conoscere dai telegiornali, probi di aree urbane deserte e gente mascherino-dotata. La Sanofi Aventis, nello stesso mese, rende nota un’ulteriore manovra commerciale.Si parla di 26 milioni di euro, e il controllo del 15% dell’intero mercato nazionale.

damutv

Il bambino, all’ora di pranzo, al ritorno della madre dimentica di dover fingere d’accusare i malanni che gli hanno fatto guadagnare una mattinata in panciolle. Dice di esser già guarito ma la mamma non ci crede.


SA DEFENZA SOTZIALI sempre dalla parte degli ultimi!


In Sardegna abbiamo i nostri guai.....nella cartina qua sotto, la nostra natzione e i luoghi infetti di peste suina:


http://www.izs-sardegna.it/immagini/Ps_5.jpg

PESTI SUINE

La Peste Suina Africana (P.S.A.) e la Peste Suina Classica (P.S.C.) sono due malattie infettive altamente contagiose che colpiscono il suino ed il cinghiale. Sono causate da due virus diversi che possono resistere alcune settimane nella carne refrigerata e molti mesi nella carne congelata. Virus attivo può essere ritrovato anche in prosciutti ed insaccati dopo brevi periodi di stagionatura.

Nella

Regione Sardegna è in atto ormai da alcuni anni un Piano di eradicazione che stabilisce le misure sanitarie per la lotta alle Pesti Suine.
L'unico mezzo per combattere le due malattie è l'abbattimento dei suini infetti e sospetti di contagio al fine di bloccare rapidamente la diffusione dell'infezione. E' molto difficile combattere le due malattie nel cinghiale. A tale scopo è importante il rispetto delle leggi esistenti per il controllo delle malattie nel suino da parte degli allevatori ed il rispetto di alcune regole da parte dei cacciatori per ciò che riguarda i selvatici.
LA COLLABORAZIONE DEI CACCIATORI DOVRÀ ESSERE FINALIZZATA SOPRATTUTTO A FAVORIRE L'AZIONE DEI SERVIZI VETERINARI CHE HANNO IL COMPITO DI CONTROLLARE GLI ANIMALI ABBATTUTI DURANTE LA STAGIONE VENATORIA
IL controllo prevede, tra l'altro, il prelievo di campioni di sangue, e di milza da sottoporre ad esami di laboratorio. Ciascun campione dovrà essere identificato e registrato su apposite schede distribuite alle diverse compagnie di cacciatori. Queste devono riportare il nome del responsabile della compagnia, la località dove è stato effettuato l'abbattimento, l'età e il sesso dell'animale. In caso di femmine gravide, deve essere riportato il numero dei feti.
I campioni prelevati dovranno essere recapitati quanto prima ai Dipartimenti Territoriali dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna o al Servizio Veterinario della Azienda USL di competenza.
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